Stampa in camera oscura
Ciao amici!
Perdonate la mia lunga assenza, so di essere in debito con voi…… quindi senza perderci in chiacchiere direi che è giunta l'ora di raccontarvi di quando insieme al prof Manfredini abbiamo stampato un negativo in camera oscura. Il mio gruppo era formato da Ludovica, Giacomo, Giulia, Marta e Leonardo.
Sapete che la stampa di un negativo è possibile in due modi: sia per contatto che per ingrandimento.
Noi ci siamo serviti del primo modo.
Ci sono chiaramente servite delle strisce di negativi, un foglio di carta fotosensibile, una torcia e una lastra di vetro.
I passaggi compiuti sono tutti stati fatti al buio, altrimenti il foglio avrebbe iniziato a catturare luce per poi annerirsi.
Abbiamo posizionato la striscia di negativi sul foglio di carta fotosensibile che sono poi stati "compressi" dalla lastra di vetro. Dopo aver illuminato la lastra con l'uso della torcia, abbiamo poi sottoposto il foglio ai lavaggi in sviluppo, arresto, fissaggio e infine lavaggio fino ad ottenere finalmente il positivo delle nostre pellicole.
Questo passaggio serve soltanto per selezionare l'effettiva foto da stampare e ingrandire. Ecco perché poi ci siamo serviti della stampa per ingrandimento.
Nella stampa per ingrandimento ci siamo serviti della pellicola originale e l'abbiamo posta all'interno dell'ingranditore regolando l'altezza per evitare che la foto uscisse dal foglio. Regolata anche la messa a fuoco, abbiamo acceso la torcia per far sviluppare l'immagine. come ultimo passaggio d'obbligo abbiamo immerso il foglio nei vari lavaggi per far fuoriuscire l'immagine.
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